Se una mattina camminando
di Maria Paola Langerano
Se una mattina camminando
ne avessi potuto scorgere il profilo
avrei librato le parole tra le pieghe di stagioni.
Mi venne voglia di cantare,
di cedere alla danza le piume dei miei passi
e se mi fosse stato lecito sognare
t’avrei raccolto a mazzi
pensieri variopinti.
La luna sussultò
funamboli neofiti.
Lo sguardo dei miei anni dipanò tra i lemmi
i raziocini
accanto a chiose, sui teoremi,
nelle strofe di terzine.
Io che avevo tutto sopito m’inoltrai
forte del canto
nelle curve di una mano
della fronte di mio figlio che apre e libera il mattino.
Io che non avevo appreso dagli aedi il cominciare
mi ritrovai colori
ricamare di poeti notti intere.
Spalancai sulle rotte dei filosofi
orizzonti di fraseggi siderali.
Omero mi cercò, Saffo mi perse;
Saba mi diede il gesto, Lorca il silenzio.
Spazi ondulati, arche di luce,
parabole di storia, terre emerse.
Sulle mappe dei miei giorni
echeggiarono bagliori di lontane percezioni.
Le parole dei cantori.
2002, Roma – Castel Sant’Angelo. Mostra “Se una mattina camminando